«L’idea nasce in realtà da un esperimento: esisteva già il negozio fisico, una piccola realtà a conduzione familiare nella quale sono subentrato da giovanissimo. Poi, nel 2007, mi sono confrontato con il mondo degli acquisti online, così ho pensato di estendere anche alla mia attività questo nuovo metodo». Così ci racconta Filippo Settimi, CEO di AgriEuro, i primi passi dell’azienda che oggi è punto di riferimento in Italia, ma non solo, per la vendita online di macchinari per il giardinaggio e per l’agricoltura.
Oggi AgriEuro ha ormai una sua identità ben definita e una rete fitta ed estesa, configuratasi grazie all’idea di successo di un brand che si presenta come primo e-commerce in Italia nel settore. Una realtà che si è consolidata nel tempo, passo dopo passo, arrivando, da una storia familiare che inizia a Spoleto 50 anni fa, a contare ben 140 dipendenti.
«Come per molte aziende in questo settore, il vero punto di svolta lo abbiamo visto nel 2020, in seguito alla pandemia. La crescita è stata straordinaria, un incremento del fatturato del 70% rispetto all’anno prima. Complice il riavvicinamento del verde di moltissime persone durante i mesi del lockdown, abbiamo cavalcato l’onda e riorganizzato l’azienda per porre basi il più solide possibile. Certamente ora si va incontro a una fase di decantazione, che già abbiamo notato dal secondo semestre del 2022, ma il processo di rafforzamento e aggiornamento continuo del brand e del sito, incontrando le esigenze della nostra clientela di riferimento, ci permette di proseguire nella direzione giusta. Anche il 2022, difatti, è stato un successo, con un fatturato raggiunto di circa 128 milioni e una crescita complessiva del 23%». Un bilancio soddisfatto, insomma, quello di Filippo Settimi, rispetto ai passi compiuti in poco più di un decennio.
«La realtà degli acquisti online non si può dire che sia una dimensione isolata: qualunque marchio, in qualunque filiera, si serve di questo tipo di piattaforme. Anche i meno giovani ormai si sono abituati all’era digitale. Certo, qualche resistenza c’è ancora, ma uno dei nostri punti di forza è proprio la possibilità di rendere l’esperienza d’acquisto il più semplice e intuitiva possibile, accompagnandola a un servizio di customer care, cruciale nel nostro sistema, che segue il cliente passo dopo passo. Quello che ci differenza dalla platea dei nostri competitors», continua l’amministratore delegato, «sono due fondamentali servizi: la fornitura di pezzi di ricambio e una rete di centri di assistenza sul territorio». Un modo di coniugare, insomma, i vantaggi dell’acquisto tradizionale alla comodità delle piattaforme di e-commerce. L’azienda oggi, infatti, conta oltre 10.000 prodotti a catalogo e cinque centri distributivi: uno a gestione diretta a Spoleto, la sede operativa, e gli altri quattro diramati sul territorio di interesse, da Novara e Piacenza, fino a Bologna, per un totale di 68.000 metri quadrati di magazzini coperti. A sostenere l’assistenza dopo l’acquisto, una rete di officine locali e sul territorio, partners di AgriEuro, che consentono una gestione più efficiente e puntuale delle riparazioni o delle sostituzioni.
Un esempio di impresa all’italiana di successo e che peraltro punta a espandere la sua presenza a orizzonti sempre più larghi: AgriEuro, infatti, è già solidamente presente a livello dimensionale in Germania, Francia, Spagna e Regno Unito, ma in una fase di consolidamento del brand che punta a raggiungere in Europa lo stesso posizionamento che l’azienda è stata capace di costruire sul mercato italiano. Una crescita sostenuta da un organico solido e una visione ben chiara delle prospettive, oltre che del mercato e del settore, rafforzata anche da obiettivi virtuosi: da un lato con il suo percorso verso un paradigma sempre più sostenibile, come dimostrato con il nuovo sistema automatico di imballaggio realizzato con materiale ecologico al 100%, dall’altro, con un contributo concreto al futuro, coinvolgendo e ricercando giovani talenti da inserire nel progetto di AgriEuro.