Quanto si parla oggigiorno di sostenibilità? Il termine è sulla bocca di tutti e spesso – molto spesso – è usato a sproposito. Ma non è sempre così, e chi fa informazione ha il dovere di far conoscere i prodotti realmente innovativi a livello ambientale. Ecco, quindi, il primo tubo da giardino per usi intensivi e professionali totalmente carbon neutral. Si chiama FITT Force ed è prodotto da FITT, azienda di Sandrigo (Vicenza), attiva da più di 50 anni nello sviluppo di tubi e sistemi completi in materiale termoplastico per il trasporto di sostanze liquide, gassose e solide. Vediamo da vicino di cosa si tratta.
Un prodotto è carbon neutral quando viene rimossa dall’atmosfera la stessa quantità di CO2 emessa durante tutto il suo ciclo di vita, per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni.
FITT Force coinvolge i tre principi fondamentali dell’ecodesign: riduzione, riutilizzo e riciclo. In sostanza l’azienda vicentina: concepisce i prodotti considerandone tutto il futuro ciclo di vita; usa materiali che, a performance migliori, associano l’impiego di minor materia prima; valuta la massima compatibilità dei componenti in fase di smaltimento.
FITT Force è prodotto con elastomero termoplastico vulcanizzato (TPV) che permette di utilizzare il 50% in meno di materie prime e di ridurre di quasi il 50% le emissioni di CO2 rispetto alla produzione dei tradizionali tubi in PVC. Ha un volume del 70% inferiore ai tubi da giardino presenti sul mercato ed è senza PVC. La sua compattezza consente di occupare il 50% di spazio in meno a magazzino, a scaffale e all’interno dei mezzi utilizzati per il trasporto.
I raccordi di FITT Force sono facilmente rimovibili, consentono di riparare il tubo in caso di tagli e buchi e ne aumentano così la vita utile.
Una volta raggiunto il fine vita, sia i raccordi che il tubo possono essere smaltiti tramite regolare raccolta differenziata favorendo quindi il corretto riciclo e recupero della materia prima.
Per migliorare l’impatto sull’ambiente è fondamentale misurarlo e conoscerlo. Per questo motivo, FITT ricorre all’analisi dell’intero ciclo di vita per i suoi prodotti più innovativi, condotta in partnership con il Centro Studi Qualità e Ambiente (CESQA) del Dipartimento Ingegneria Industriale dell’Università di Padova. Il Life Cycle Assessment (LCA) è uno strumento empirico condotto secondo le norme ISO 14040 e ISO 14044: è basato sulla raccolta e l’analisi dei dati che permette di avere una mappatura scientifica degli impatti, di individuare le aree di miglioramento e di comunicarli in modo trasparente a tutti gli stakeholders.
Tra le categorie di impatto dei suoi prodotti, FITT ha identificato le emissioni di CO2 equivalente (eq) come il valore sul quale agire. Dal confronto tra le emissioni di CO2 eq di FITT NTS, tradizionale tubo in PVC, e FITT Force, innovativo tubo in TPV, emerge che durante il suo ciclo di vita, FITT Force emette il 43% di CO2 eq in meno rispetto a FITT NTS.
FITT Force rappresenta di certo un’evoluzione nel mondo dei tubi per il giardinaggio professionale. Ma azzerare completamente l’impatto di un processo produttivo non è possibile. Si possono però compensare le emissioni di CO2 eq. Come? Con tre modalità: la riduzione, i carbon sink e i carbon credit.
La riduzione è la soluzione più impegnativa in termini economici e di tempo: prevede azioni come la modifica di processi produttivi, lo sviluppo di nuovi prodotti basati sull’ecodesign, il ricorso a energia proveniente da fonti rinnovabili.
I carbon sink sono depositi di carbonio naturale – foreste, suoli e oceani – che assorbono la CO2 presente nell’atmosfera. Sostenere un progetto di carbon sink significa partecipare a un progetto di compensazione diretta: la piantagione di alberi o di alghe, la manutenzione di foreste, lo sviluppo di cotture più pulite ed efficienti che rilasciano meno emissioni provenienti dalla combustione di legno, carbone o plastica.
Per compensare l’intera impronta climatica di FITT Force, FITT ha scelto di affiancare alla riduzione (modifica di processi produttivi, sviluppo di nuovi prodotti basati sull’ecodesign, ricorso a energia proveniente da fonti rinnovabili), l’acquisto di carbon credit, “crediti verdi”, generati da progetti a impatto positivo. Ogni credito attesta la riduzione di una tonnellata di CO2 eq dall’atmosfera.
L’azienda ha acquistato i carbon credit certificati da Gold Standard, generati dal progetto Water is Life, che hanno contribuito a portare acqua potabile nel villaggio di Betsingilo, una delle aree più povere del Madagascar. Il progetto ha conseguenze positive sul piano sanitario, ambientale e sociale: portare l’acqua potabile nel villaggio significa dare ai suoi abitanti acqua sicura, diminuendo il rischio di malattie infettive; significa evitare emissioni nell’atmosfera di ulteriore CO2 perché gli abitanti locali non devono più bruciare qualsiasi tipologia di materiale per scaldare l’acqua e renderla potabile; significa dare la possibilità ai bambini di andare a scuola e alle loro madri di poter provvedere al sostentamento delle loro famiglie.
Per compensare la stagione 2022, FITT ha acquistato il corrispettivo in crediti di carbonio di 2.541 tonnellate di CO2 eq.
“Essere i primi a lanciare sul mercato dell’irrigazione un prodotto carbon neutral è per noi motivo di orgoglio. Vogliamo essere un punto di riferimento non solo come produttori di soluzioni all’avanguardia, ma anche come impresa responsabile, capace di creare valore per le persone e per l’ambiente. Essere i primi della classe vuol dire soprattutto dare il buon esempio: speriamo vivamente che anche le altre aziende del mercato possano intraprendere azioni come questa. Non si può parlare di futuro senza associarlo a sostenibilità, economia circolare e responsabilità d’impresa”.