Rooftop garden in urban setting
Un partner strategico per progettisti, giardinieri e investitori: Harpo, azienda triestina punto di riferimento nel settore da oltre vent’anni, offre soluzioni e servizi per innovare la progettazione degli spazi verdi. Un approccio fortemente sostenuto dal laboratorio di ricerca e sviluppo, dall’ufficio tecnico e commerciale in una cornice metodologica che punta ad affiancare il professionista in tutte le fasi dello sviluppo del progetto.
Ed è proprio con questa visione, pervasa di spirito volto all’innovazione e attenzione alle nuove tecnologie, che è stato sviluppato Ric, il sistema di ritenzione idrica controllata che si basa sulla sinergia tra il verde pensile e le tecnologie di automazione, trasformando radicalmente il tradizionale approccio all’irrigazione, presentato all’ultima edizione di MyPlant & Garden a Milano.
I tempi che corrono, d’altro canto, richiedono a gran voce un futuro sempre più green per le nostre città, per far fronte in modo mirato ed efficiente agli effetti del cambiamento climatico. Tra le principali esigenze, quella di ridurre il fabbisogno idrico, sviluppando soluzioni in grado di gestire in modo oculato le nostre risorse. “La conoscenza delle prestazioni tecniche dei sistemi Harpo verdepensile, anche in termini di disponibilità d’acqua per la vegetazione”, sottolinea il direttore della divisione Verdepensile di Harpo, “è stata la molla per implementare un controller innovavo in base alla sua esperienza e sensibilità”.
I benefici del sistema Ric, infatti, resi evidenti anche dalle ricerche condotte in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste, sono concreti ed evidenti. Anzitutto, l’introduzione di una tecnologia di controllo come questa consente un reale risparmio idrico: il fabbisogno si riduce fino al 60% durante il periodo estivo, infatti, proprio grazie a un’ottimizzazione ottenuta con il sistema nella gestione dell’acqua piovana e al controllo della necessità di acqua della vegetazione per opera delle tecnologie di automazione. Il minore dilavamento, poi, trattiene le sostanze nutritive e le piante, prive di acqua libera, rimangono in uno stato di leggero stress che ne aumenta robustezza e resistenza, favorendo così una maggiore salute della vegetazione. Tra i vantaggi ottenuti, inoltre, non si può trascurare quello economico: il sistema consente infatti di mantenere un equilibrio idrico del territorio, permettendo l’ottimizzazione dei dettagli costruttivi e delle vasche di laminazione.